martedì 30 agosto 2011

Overblock-mania

Notizia rimbalzata anche nel blog di Google in America Latina (in Spagnolo), scritta da "Senior Policy Counsel" Pedro Less Andrade.
In Argentina piccolo problema con gli indirizzi IP: un milione di blog sono stati bloccati.
L'ordine di blocco è arrivato direttamente da un giudice argentino, che ha chiesto il blocco di due siti specifici, leakymails.come e leakymails.blogspot.com (emuli del più noto Wikileaks). Gli ISP, tuttavia, durante le operazioni tecniche si sono viste costrette a bloccare l'indirizzo IP 216.239.32.2: lo stesso utilizzato dalla piattaforma di blogging di Google Blogspot.
Perchè non si è provveduto al blocco dei singolo URL? Il blocco in questione è un metodo "sbrigativo" in cui vengono coinvolti anche siti estranei alla faccenda: un esempio di "overblocking" è accaduto anche in India, dove il blocco di unità Indù sul web è stata bloccata a discapito di altri utenti.

Cos'è un Indirizzo IP? il termine deriva dall'inglese Internet Protocol address, è rappresenta un numero che identifica un computer (e fornisce una traccia per raggiungerlo) collegati alla Rete (o almeno, qualcosa che utilizza Internet Protocol come protocollo di comunicazione).
Come funziona il blocco di un IP in Italia? i "cybercop" informano il magistrato inquirente dell'opportunità di chiudere l'accesso ad un IP per non far commettere un reato o boicottare un sito illegale. Il magistrato in questione, se lo ritiene necessario, rigira la proposta alla Procura dove un altro magistrato (super partes), dovrà decidere se emettere il decreto di blocco IP.
I casi in cui viene applicato il blocco sono diversi: i siti all'estero non possono essere sequestrati soltanto dall'Italia, ma occorre la stretta collaborazione da parte delle autorità del paese dove risiedono i siti in questione (o almeno dove risiedono i loro gestori).





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