domenica 10 luglio 2011

estratto del capitolo "Pronto intervento Anonymous"

Il nome del gruppo hacktivista si ispira al senso di anonimato con il quale l'utente pubblica un immagine o un commento su Internet. Il concetto di “Anonimo” inteso come “identità comune, condivisa” si sviluppò su ImageBoard dove il nick “Anonymous” viene assegnato ai visitatori che lasciavano il proprio commento senza identificazione. Con la crescente popolarità del servizio di ImageBoard, l'idea dell'Anonymous come insieme di individui senza nome diventò un fenomeno di Internet associato (in maniera errata) alla figura dell'hacker. Si enfatizza il fatto che il termine non possa essere racchiuso in una definizione semplice, ma si utilizzano vari aforismi.
Chris Landers, nel 2008, scriveva sul Baltimora City Paper:
“Anonymous è] la prima coscienza cosmica basata su Internet, Anonymous è un gruppo, nello stesso senso in cui uno stormo di uccelli è un gruppo. Come si fa a sapere che è un gruppo? Perché viaggiano nella stessa direzione. In qualsiasi momento, più uccelli possono unirsi, lasciare lo stormo o staccarsi completamente verso un'altra direzione.”

Quindi, gli Anonymous sono composti, nella maggior parte, da utenti provenienti da diversi imageboard e da forum: vi sono molti network Wiki e IRC dove il loro scopo è quello di superare i limiti delle ImageBoard tradizionali. Da queste forme di comunicazione il gruppo iniziava ad organizzare le varie proteste: “libera coalizione degli abitanti di Internet”, partendo da siti come 4chan, 711chan, Encyclopedia Dramatica e Youtube. I social network sono utilizzati per la creazione di gruppi che aiutano la mobilitazione di varie proteste nel mondo reale. In definitiva, non ci sono leader o partiti che controllano all'interno del gruppo stesso.
Una tattica comune è quella di attribuire vari attacchi a eBaum's World, un sito detestato dal gruppo per il furto di contenuti da altri siti.
“Chiunque voglia può essere Anonymous e lavorare per una serie di obiettivi... Abbiamo un programma che concordiamo tutti, ci coordiniamo e agiamo, ma per la sua realizzazione tutti agiscono indipendentemente, senza volere alcun riconoscimento. Vogliamo solo raggiungere qualcosa che crediamo sia importante...”

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