mercoledì 27 luglio 2011

Dati "sniffati"?

CNET, una testata specializzata nell'informazione hi-tech, ha scritto che le auto utilizzate per raccogliere foto e immagini con cui costruire il servizio Street View avrebbero raccolto una grande mole di dati riguardanti la geolocalizzazioni di migliaia di laptop (forse anche milioni), dispositivi cellulari e altri device che sfruttano la connessione in WiFi.
Anche in Francia, tramite la Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés (CNIL), viene confermata la notizia. L'operazione di "aspiramento" sarebbe stata effettuata attraverso una serie di hot spot, registrando gli indirizzi fisici con relativi ID dei computer connessi in WiFi in quelle determinate aree.

Google, tramite un portavoce, ha cercato di sottolineare l'importanza dei servizi basati sulla localizzazione, per aiutare i consumatori e l'economia basata sul web.
Inoltre, l'azienda avrebbe raccolto solo i dati resi accessibili dagli access point WiFi (quindi anche gli ID unici).
Questa notizia, inoltre, sembra non aver sconvolto i più esperti: alcuni utenti, nelle scorse settimane, avevano scoperto il proprio indirizzo di casa nel search engine californiano. La spiegazione è che i dispositivi basati su Android trasmettono il proprio ID se collegati in wireless.

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