sabato 20 aprile 2013

i dati di Siri




Nuove conferme arrivano dall'azienda di Cupertino, in merito al software di assistenza vocale Siri. Montato su tutti i sistemi iOS a partire dalla versione 4, per rispondere all'inchiesta pubblicata da Wired (e ripresa dagli attivisti dell'ACLU, American Civil Liberties Union) il portavoce di Apple Trudy Muller conferma che i dati raccolti - per migliorare il software - vengono trattenuti nei server per due anni al massimo: tramite un processo per renderli "anonimi" si eviteranno ulteriori incursioni nella privacy delle persone, limitandosi a raccogliere solo le clip vocali e applicare i propri algoritmi di NLP (Natural Language Processing).



Come funziona suddetto processo? Le richieste vocali inviate quando si utilizza Siri vengono automaticamente spediti dei data center di Apple, e da qui viene applicato un codice numerico casuale, ovviamente diverso da un ID utente, che viene disattivato dopo un periodo di circa sei mesi. Apple continua a conservare suddetti file, che serviranno per migliorare le prestazioni del software.



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