domenica 2 settembre 2012

update Java, social d'emergenza e dubbi pubblicitari...

L'azienda di Java, la Sun, ha rilasciato nei giorni scorsi una patch che risolve alcuni problemi strutturali del pacchetto Java, visto che alcune società di sicurezza informatica avevano informato utenti e aziende dell'esistenza di alcuni bug che permettevano l'organizzazione di attacchi "zero-day"; situazione talmente pericolosa che Mozilla stessa consigliava gli utenti a "disattivare la Virtual Machine per rendere i PC più sicuri". In definitiva sono state risolte oltre al problema principale altre tre piccole falle, ma dagli esperti del settore si è alzato un coro unanime nell'indicare l'atteggiamento scorretto di Sun, accusata di immobilismo e di ritardo nel risolvere una situazione che conosceva già da mesi.

In Giappone l'Agenzia per la gestione delle emergenze, dopo aver visto l'uso e l'utilità dei social network durante le situazioni di crisi, sta prendendo accordi con il capo di Twitter in terra nipponica James Kondo e con altri giganti del settore come Yahoo!, Mixi (un social molto attivo nello stesso Giappone) e Line, una gestore di chat di gruppo. L'eventuale gestione congiunta social dovrebbe attivarsi immediatamente appena si verifichi il bisogno immediato di condivisione delle informazioni utilizzando la WiFi di supporto, e i trend relativi ai singoli individui saranno messi subito in evidenza: ad esempio tramite l'hashtag #survived l'utente indicherà il suo stato di salute e la sua attuale posizione.

Nel frattempo l'advertising ha dei nuovi strumenti a disposizione, almeno nel mondo di Facebook: già preso di mira dagli attivisti riguardante la privacy degli utenti, alcuni di essi affermano che lo strumento denominato "Power Tool" utilizzi impropriamente i dati degli utenti per strutturare una pubblicità fatta su misura per gli utenti. La domanda è come funziona questo strumento, e dove trova le informazioni per svolgere questo lavoro? La risposta di Menlo Park non si è fatta attendere: Power Tool non va ad intaccare la privacy di nessuno ma sfrutta soltanto i dati che l'utente decide di autorizzare a trattare.
Stesso meccanismo del rivale Twitter, che studia la pubblicità mirata studiando i tweets dei singoli utenti, nonché le tipologie dei propri followers e le persone che egli stesso sta seguendo.

Ed è proprio Twitter che attua un radicale cambiamento nei suoi meccanismi aziendali (alcuni la bollano come la mossa finale della sua strategia autarchica"), visto che a breve entrerà in vigore un programma, il " Twitter Certified Products Program" che assegnerà un marchio di garanzia alle applicazioni basate sulle sue API. In pratica ci sarà una sorta di smistamento tra gli sviluppatori, e chi si meriterà il certificato di garanzia di Twitter avrà una visibilità garantita all'interno del social, un "premio" che attesterà il fatto che lo sviluppatore non sia andato "fuori" le politiche aziendali del fringuello.

E nel mondo tecnologico arriva una novità interessante, utopizzata inizialmente da Nikola Tesla e attuata da Intel: il chipmaker di Santa Clara sta sviluppando una tecnologia che permetterà la trasmissione e la ricezione di energia elettrica, con lo sviluppo congiunto dell' Integrated Device Technology (IDT). Il meccanismo alla base sarebbe l'induzione elettromagnetica, che si verifica quando il flusso del campo magnetico attraverso la superficie delimitata da un circuito elettrico è variabile nel tempo.

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