martedì 28 giugno 2011

M-Lab (parte 1)

Quando fu presentato il Measurement Lab, Vint Cerf aveva già le idee chiare: "La trasparenza è sempre state cruciale per il successo di Internet, ed essa è il nostro obiettivo: vogliamo rendere più visibili le informazioni a favore di tutti coloro che sono interessati a comprendere come la rete funzioni a tutti i livelli."
Quindi non era soltanto un semplice distaccamento, ma una vera officina distribuita e creata dall'Open Technolog Institute del think tank New America Foundation, da PlanetLab e da un semplice manipolo di ricercatori. Nel corso del 2009 vennero installati 36 nuovi server sparsi in 12 località tra Europa e Stati Uniti, per fornire dei "punti di snodo" per il passaggio dei dati e utilizzati anche per valutare la qualità delle connessioni stesse.

M-Lab inizialmente appariva come un contenitore: tre gli strumenti disponibili, che consentivano di analizzare il flusso di connettività che investe il computer. C'è Network Diagnostic Tool (NDT), sviluppato dal consorzio Internet 2, che forniva una sorta di "vigilanza" sulla propria connessione, e per misurarne velocità e individuare eventuali ostacoli che imbrigliano il traffico nella configurazione scelta dall'utente. In via sperimentale furono lanciati Network Path and Application Diagnosis, che assiste l'utente nella diagnostica dei problemi, e Glasnot che consentiva di "testare" il proprio ISP attravero la simulazione di uno scambio dati attraverso il browser, in cui il tool verificava il comportamento del provider davanti ad ordinari pacchetti TCP.

http://www.measurementlab.net/