venerdì 2 settembre 2011

Wikileaks, vecchi & nuovi complotti

Come funzionano le pubblicazioni in Wikileaks? Julian Assange conferma il metodo rigoroso che ogni cablogramma o altre fonti di informazioni devono seguire per arrivare a vedere la luce della pubblicazione; dopo aver verificato l'affidabilità della fonte dell'informazione in questione deve passare per un team di esperti che hanno diversi incarichi finalizzati ad attestare la reale funzione dell'informazione. Negli ultimi giorni c'è stato un piccolo fattaccio nell' "enciclopedia dei segreti svelati": 2 GB di cablo diplomatici sono stati trovati privi di omissioni, che hanno reso insicuri le fonti d'informazione ormai coinvolte con il sito in questione. Dopo un pò di accertamenti il sito delle soffiate non ha dubbi: colpa del quotidiano britannico The Guardian, e in particolare di un suo giornalista che avrebbe violato i termini d'accordo stipulati tra i gestori del sito e l'editor del Guardian Alan Rusbridger. Questo giornalista avrebbe fatto girare le password per accedere l'enorme archivio di cablogrammi acquisito durante lo scorso anno (e di cui una piccola parte è arrivata all'opinione pubblica mondiale facendo scatenare dei piccoli dibattiti, come la forzatura USA nei processi spagnoli per questioni di copyright). Inizierà una causa legale, questo pare certo. E' anche certo che il Guardian rigetta le accuse, in quanto le password in questione erano semplicemente temporanei e soggette ad una scadenza nel breve termine. Insomma, nuove complicazioni anche da dentro, con la vecchia conoscenza di Assange che distrugge (chi dice per ripicca, chi per giustizia) del materiale che avrebbe creato rumore, come sempre. Tutto questo in un brutto periodo per il sito venuto alla ribalta lo scorso dicembre, in quanto è reduce da un altro cyberattacco svoltosi dopo la pubblicazione accelerata di centinaia di cablogrammi di Stato segreti. "WikiLeaks.org is presently under attack," avrebbero scritto i gestori del sito su Twitter, per poi rimandare gli utenti alla ricerca di informazioni su un altro sito, cablegatesearch.net. Ancora non è chiaro chi abbia svolto l'attacco, ma è chiaro che il sito è stato più di una volta motivo di imbarazzo dell'amministrazione americana. .

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